Schwannomi e neurofibromi

Lo schwannoma (o, più comunemente, “neurinoma”) è il tipo di tumore del sistema nervoso periferico più comune. È un tumore benigno che si sviluppa dalla guaina che riveste le fibre nervose, che compongono i nervi periferici.
Generalmente la sua crescita è lenta ed avviene a partire da un singolo fascicolo nervoso, spostando e comprimendo gradualmente i restanti fascicoli.
 
 
Il neurofibroma è un tumore benigno meno frequente del sistema nervoso periferico. Può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, crescendo tipicamente all’interno di un nervo, con una tendenza maggiore all’infiltrazione delle sue fibre, rispetto al classico neurinoma.
Il paziente può manifestare un quadro clinico diverso a seconda di dove si sviluppi il tumore. Può manifestarsi come una piccola massa palpabile più o meno superficiale e a lenta crescita, con i sintomi tipici precedentemente descritti. 

 

Quando rivolgersi ad uno specialista?

Per una corretta identificazione diagnostica è importante effettuare una vista medica approfondita, sulla base della quale lo specialista di lesioni nervose potrà raccomandare l’esecuzione di ulteriori esami, quali ecografia, risonanza magnetica e test di conduzione nervosa. Tuttavia, una diagnosi definitiva può essere ottenuta solamente attraverso l’esame istologico della lesione.
 
Il trattamento dipende dalla sede del tumore e dalle sue manifestazioni cliniche e può richiedere un intervento chirurgico.
Nei casi di neurofibromi o Schwannomi piccoli e/o asintomatici, lo specialista può consigliare un monitoraggio della lesione tramite visite periodiche.
 
L’intervento chirurgico è raccomandato soprattutto nei casi in cui il tumore causi un’importante sintomatologia o cresca rapidamente. Il tipo di anestesia, generale o locale, dipende dalla sede della lesione. Il trattamento chirurgico può essere effettuato in regime di Day Hospital o, talvolta, si rende necessaria una notte di ospedalizzazione. 
L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di rimuovere tutto il tumore o parte di esso, evitando di determinare ulteriore danno a carico delle strutture nervose coinvolte. Talvolta, dopo l’asportazione del tumore ed in nervi particolarmente danneggiati dalla lesione, è necessario ricostruire il nervo lesionato; tale procedura avviene contestualmente allo stesso intervento di rimozione del tumore.